L’Africa orientale è stata recentemente colpita dal ciclone Freddy, uno dei cicloni tropicali dalla durata più lunga mai registrata. Dopo essersi sviluppato agli inizi di febbraio 2023, ha toccato terra varie volte. Il 21 febbraio 2023 si è abbattuto sul Madagascar. Poi, alcuni giorni dopo, ha attraversato il Canale di Mozambico e ha colpito il Mozambico e il Malawi. La tempesta ha continuato a crescere e ha toccato terra una seconda volta in Mozambico l’11 marzo 2023. Sono state colpite molte zone del Madagascar, del Malawi e del Mozambico, dove forti venti e intense precipitazioni hanno provocato inondazioni e hanno danneggiato case. Sono morte più di 500 persone, tra cui alcuni dei nostri fratelli. Migliaia di persone hanno dovuto lasciare le loro case.

I seguenti dati sono aggiornati al 27 marzo 2023 e si basano su rapporti confermati dai fratelli del posto. Comunque le cifre effettive potrebbero essere diverse, perché i fratelli stanno ancora valutando i danni nelle zone difficili da raggiungere.

Madagascar

• 256 proclamatori e alcuni dei loro familiari hanno dovuto lasciare le proprie case

• 8 abitazioni sono state distrutte

• 29 abitazioni hanno subìto danni

• 3 Sale del Regno hanno subìto danni

Malawi

• Purtroppo 8 proclamatori hanno perso la vita e 6 sono attualmente dispersi

• 3 proclamatori sono rimasti feriti

• Almeno 4.300 proclamatori e alcuni dei loro familiari hanno dovuto lasciare le proprie case

• 821 abitazioni sono state distrutte

• 174 abitazioni hanno subìto danni

• 20 Sale del Regno hanno subìto danni

Mozambico

• Purtroppo 1 proclamatore ha perso la vita e 1 è attualmente disperso

• 880 proclamatori e alcuni dei loro familiari hanno dovuto lasciare le proprie case

• 248 abitazioni sono state distrutte

• 185 abitazioni hanno subìto danni

• 7 Sale del Regno hanno subìto danni

• Molte zone colpite sono ancora inaccessibili

• I comitati di soccorso stanno provvedendo riparo, cibo, acqua e provviste a chi è stato colpito dal disastro

• In Mozambico è stato allestito un campo nella provincia di Gaza per fornire un alloggio temporaneo a 167 proclamatori e ai loro familiari che si erano rifugiati in una Sala delle Assemblee. Centinaia di altri fratelli sono stati alloggiati in Sale del Regno e case private in tutta la regione

• Almeno 16 abitazioni sono già state riparate

• Membri del Comitato di Filiale, sorveglianti di circoscrizione e anziani locali stanno visitando le famiglie per capire di cosa hanno bisogno e dare conforto

Anche in queste circostanze difficili i fratelli e le sorelle colpiti dal disastro continuano a tenere le adunanze, dove è possibile, e a incoraggiarsi a vicenda. Siamo sicuri che Geova darà loro “potenza oltre il normale” per aiutarli a perseverare (2 Corinti 4:7).